Avrete tutti sentito parlare della storia di Toomaj Salehi, il rapper iraniano condannato a morte per aver sostenuto con i suoi brani la ribellione femminista contro la Repubblica Islamica.
Negli ultimi giorni abbiamo appreso la notizia che la condanna è stata annullata ma la situazione di Toomaj rimane comunque molto complicata.
E’ in questo contesto che si inserisce l’iniziativa della band “Eugenio in via Di Gioia” che decide di fare qualcosa di davvero concreto per accendere i riflettori su questa storia e in collaborazione con il rapper Willie Peyote realizza il brano “Farò più rumore del Ratatata“, un brano contro tutte le violenze, le oppressioni e le guerre in generale.
Ma non finisce qui, per far sentire “davvero” la presenza del rapper iraniano Toomaj Salehi all’interno del brano si è deciso di utilizzare l’intelligenza artificiale, stavolta per una buona causa. Infatti la strofa rappata da Willie Peyote è la voce del rapper iraniano replicata con l’A.I. in Italiano, sono quindi parole sue ma con l’interpretazione metrica di Willie Peyote.
Il progetto ha preso un aspetto ancora più ampio quando è stato coinvolto il Corriere della Sera, che precedentemente aveva già lavorato attivamente per aiutare a fuggire dall’Iran e arrivare in Italia il regista, attore e cantante Ashkan Kathibi.
Contattato dalla band e da Willie Peyote, Ashkan ha subito abbracciato il progetto convinto che “Farò più rumore del Ratatata” sia la canzone giusta per rappresentare attraverso la musica una causa come quella di Toomaj.