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BASKET: Chi vincerà lo scudetto “F.I.P.”? Ipotesi 2: REGGIO EMILIA “L’Indyhano”

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BASKET: Chi vincerà lo scudetto “F.I.P.”? Ipotesi 2: REGGIO EMILIA “L’Indyhano”
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Immaginate di essere un cavaliere perdutamente innamorato di una principessa, che non sarà mai vostra perché promessa sposa di un principe bellissimo e ricchissimo. All’improvviso però il principe scopre di essere gay e si suicida, così le vostre quotazioni salgono di brutto. Ma proprio mentre siete a pochi centimetri dalle sue labbra per il primo bacio, arriva un drago, la rapisce e se la mangia.

Ora, io devo uscire dal trip di Games of Thrones, ma se voi sostituite alla principessa lo scudetto, al principe l’Olimpia Milano e al drago la Dinamo Sassari, otterrete quello che è successo l’anno scorso al cavaliere Reggio Emilia.

A metà regular season Reggio (seconda in classifica) va a giocare contro Milano (prima in classifica). Il risultato finale recita 68-118. Cinquanta punti di scarto non li rifilerebbe nemmeno il Dream Team di Michael Jordan a Casalpusterlengo, quindi figuratevi se è rimasto qualcuno che avrebbe puntato 1 centesimo contro lo scudetto a Milano.

Ma il basket è bello anche perché imprevedibile, o meglio, l’Olimpia Milano ha istinti masochisti inimmaginabili (ma ne parleremo in un altro post), quindi in finale scudetto contro Reggio ci arriva una Sassari stanca e battibile.

Reggio ci prova in tutti i modi, riesce ad avere 2 match point (il primo perso dopo una battaglia infinita a Sassari, chiusa dopo 3 overtime, con gli spettatori che mangiavano brioches e cappuccino), ma nel finale punto a punto la spunta Sassari.

Dovrei essere imparziale ma non lo sono manco per il cazzo: sarebbe stato bello veder vincere Reggio. È una bella realtà che investe sui giovani e sugli italiani. 4 giocatori della nazionale di quest’anno provengono da qui (22, 23 e 24 anni) e un quinto sarà in Emilia da quest’anno.

Infatti ha preso Aradori. Sì, proprio quello che ha giocato degli europei pazzeschi la maggior parte del tempo seduto comodo in panchina (sì, è una polemica).

Poi, nonostante abbia perso il creatore di tutto il suo gioco e punta di diamante, ovvero il play della nazionale Cinciarini (andato a Milano a farsi del male) e uno dei giovani più promettenti di tutto il campionato, Mussini (andato al college in USA), li ha prontamente sostituiti con altri 2 italiani: De Nicolao (proveniente da un anno di purgatorio volontario in A2) e Stefano Gentile, figlio del grande Nando e fratello maggiore di Ale, capitano di Milano e rullo compressore degli europei in nazionale. Anche se la grinta e la voglia di giocare è stata equamente distribuita tra i due fratelli, lo stesso non si può dire del talento. Con questo non voglio dire che sia scarso, ma anche Belinelli, al cospetto di Kobe Bryant, ci fa una figura meschina.

Dal reparto geriatria, sono riusciti a trattenere Kaukenas e Lavrinovic (73 anni in due) che devono compensare quelli del reparto pediatria, ovvero Della Valle, Polonara, Silins e Pechacek (87 anni in quattro). Il colpo grosso è arrivato sotto canestro, ed è proprio grosso nel senso che è un bielorusso di 2,10m con più “e” che capelli, Veremeenko. Arrivato per sostituire Cervi, protagonista assoluto di uno dei balletti estivi più divertenti, altro che Macarena e La Colita. Inizialmente confermato a Reggio, ha poi firmato a Milano. Tempo qualche giorno e il suo nome sparisce dal sito Olimpia manco fossero i dati delle emissioni Volkswagen, per poi tentare di ritornare a Reggio e ricomparire bello bello con addosso la maglia di Avellino. Da Milano fanno sapere che il suo ginocchio sembra un cookie per la colazione, mentre lui dice di stare benissimo (ma intanto zoppica). La verità la sapremo solamente guardando le infermerie in Campania.

Concludendo, direi che Reggio ha perso sicuramente qualcosa in termini di costruzione del gioco, visto che Gentile non è un play come Cinciarini (anche se dalla panchina si alza De Nicolao che lo è eccome) ma con un Aradori in discreta forma e la crescita continua di Della Valle e Silins, potrebbe finalmente pensare di limonarsi la principessa.

Formazione:

Coach: Max MENETTI (confermato)

  • Stefano GENTILE – Andrea DE NICOLAO
  • Pietro ARADORI – Amedeo DELLA VALLE
  • Ojars SILINS – Rimantas KAUKENAS
  • Achille POLONARA – Adam PECHACEK
  • Vladimir VEREMEENKO – Darius LAVRINOVIC
Ale Indy
Ale Indy
Classe '81, drogato di basket, in particolare dell'Olimpia. Appassionato di scrittura, con all'attivo diverse pubblicazioni di poesie.

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