Correva l’anno 2001, il rap stava già collassando su se stesso dopo il disco “Merda & Melma” (1999) quando uscì “Basley Click”: il disco prodotto da Fritz Da Cat con al microfono Fabri Fibra e Fede dei Lyricalz.
Fritz (con l’aiutino di Bassi Maestro) ha prodotto basi che “cagavano in testa a tutti”, Fibra sapeva ancora rappare con un flow magnifico e Fede… beh, Fede era Fede.
La cricca di Basley (basley era lo “zio” di adesso che usavano i VDS, nota crew di writers milanesi di cui facevano parte Spice, Dumbo, Bean, Cleph ecc.) era come detto sopra, formata da Fritz Da Cat, uscente dai successi di “Fritz da cat” e “Novecinquanta”, Fede, uno degli mc più attivi dell’Area Cronica, e Fabri Fibra che arrivava da Teste Mobili e Uomini di Mare. Il terzetto de oro, un sogno che si realizzava per noi dei tempi, diede vita a un album dal sapore amaro, ma allo stesso tempo di rivalsa. “Se un sommergibile affonda io collasso in discoteca un coltello l’ho visto a spasso” sono le rime che aprono questo progetto, che vuoi per il periodo disastroso per il rap (in quel periodo chiudeva Aelle), vuoi per i canali di distribuzione che non si filavano il rap nemmeno per sogno, non ha avuto il successo che si sarebbe meritato.
Fabri era nel periodo storico “repperistico” piú prolifero, usciva da “Uomini Di Mare”, e fu in quel periodo, tre anni dopo circa, che un nostro amico che lavorava in Universal ci chiese su chi investire. La nostra risposta “Fabri Fibra” fu istantanea e naturale. Forse avremmo dovuto rispondere Fede, vista la fine magra come opinionista, oltre che essere fondatore e direttore di Rivista Studio; invece rispondemmo Fibra, e da li “Tradimento” (ovviamente non è merito nostro se Fibra è finito Universal). Traditrice come la scena di adesso.
Basley Click ha rivoluzionato il mondo del rap, era perfetto. “The Album” ha chiuso un periodo durato circa 10 anni tornato poi con “Show Off” e l’attenzione dei media come ad esempio “Lucignolo” iniziò a farsi spazio, grazie anche al boom di Eminem in America, Mondo Marcio ad aprire le danze con le major e a seguire, lo stesso Fibra, Inoki e poi Club Dogo.
La scelta musicale del disco di Fritz fu azzeccata. Batterie che suonavano hip hop e campioni provenienti da ogni angolo d’Europa. Un ricordo offuscato risale a una vacanza in Ungheria che fici sul lago Balaton; ero rilassato sulla “spiaggia” e sentendo un pezzo locale col campione di “Sei il nostro idolo” balzai in piedi, ma avevo bevuto troppo per chiedere che canzone fosse, rimarrà un mistero.
“Ne sono certo, perso in un deserto a cielo aperto
diserto e ciò che resta di me stesso, tu non l’hai scoperto
non ascoltavi e il risultato è questo e
ciò che dicevi ci è passato come vento fresco.
Presto, facciamo presto, scappiamo da sto posto
qui mi doppiano i dialoghi, tu navighi io non ci riesco.
Affondo, è colpa mia lo so però
parlate tutti assieme non va bene mi confondo.
Il mondo non si ascolta più, io e te ne abbiam fatto le spese
tu volevi sempre più, io non avevo che pretese
e mese dopo mese esaurite le sorprese,
son diventato sordo o hai fatto un corso di cinese
cineprese accese sui molti volti sconvolti
lo so parlo da solo e allora!? Chi vuoi che ascolti!
Tu? Che cosa ascolti tu
ma soprattutto come puoi se non ti ascolti più.
Tu dopotutto avevi tutto per provare il grande salto
ma il brutto del mio tutto è quel volume troppo alto
è frutto di un bel trucco?No, il succo qui è diverso
è che ognuno nelle cuffie ha tutto tranne che se stesso.”
Basley Click The Album Tracklist
1 – Sei il nostro idolo
2 – E dire che tu [Feat. Rachael Anne]
3 – Da parte mia [Feat. Dj Lugi]
4 – Meglio così
5 – Non capisco [Feat. Al Castellana]
6 – Per quel giorno
7 – Dico a voi [Feat. Nesli]
8 – Del gran coraggio
9 – 😉
10 – Tanto vale dirselo
11 – Sei cavaliere? [Feat. Turi]
12 – Marziane arti marziali [Feat. Seca Sek L300]
13 – Come viene
14 – Che andamento assicuro [Feat. Turi]
Se non lo conoscete, correte ad ascoltarlo.