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Ci vuole il tempo che ci vuole per ascoltarsi il mixtape di Lamaconlospazio

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Il rapper della provincia di Napoli intervistato da uno dei suoi migliori amici e socio di Nziem Festival

di Angelo Ranieri

Sveglia puntata alle 7:30, mi sveglio nel mio nuovo appartamento che da qualche mese sto imparando a chiamare casa. È il 31 di Gennaio e penso alla trilogia del 31 di Mecna, anche se siamo in inverno. Penso che sono cresciuto ascoltando il rap quando ancora non era popolare. Penso che 31/07, ad esempio, era scritta su una base rubata, e che quindi non esiste su quelle che oggi chiamiamo piattaforme ufficiali.
Accendo il tostapane, spalmo la marmellata fatta in casa su una fetta, bevo un caffè e una spremuta e esco di casa. So di avere una cosa importante da fare, una volta entrato in macchina per andare a lavoro. Ci vuole il tempo che ci vuole.

Questa frase, buttata lì in una chat whatsapp, mi gira in testa da mesi, un po’ come un mantra, come una cosa da ripetersi ogni mattina. “Bro, questo è il titolo per il tuo mixtape!“, gli dico, in quella chat. “E tu mi fai la skit”, risponde lui.

Così mi prendo il tempo che ci vuole per ascoltarmi un disco di cui ho seguito lo sviluppo ma che infondo aspettavo di ascoltare finito, per concentrarmi davvero sul messaggio. Dopo qualche secondo di Viale Jenner, l’ultima della tracklist sul beat di Quadrato di Jack The Smoker e Massimo Pericolo, ho i brividi, penso che mi sarei preso il tempo che ci vuole anche per scrivere qualcosa a riguardo. La verità è che questo tempo devo ritagliarlo mentre sono a lavoro, o nei pochi spazi liberi di una persona che ha scelto il movimento costante nelle sue giornate.

“Da quando ho perso il posto fisso
io c’ho un sorriso
frate sai io non lo capisco, non mi rattristo
ne giro una, metto un disco, scontorno e clicco
da solo riprendo il respiro, lo preferisco
mi svegliavo e odiavo tutto quanto
nonostante avessi amici e famiglia affianco”

Lamaconlospazio – a volte lo chiamerò La Ma – è Giovanni La Marca, uno dei miei migliori amici. Per questo per me La Ma e Giovanni non si possono separare, anche se quando rappa, Giovanni tira fuori anche un lato che non lascia trapelare troppo quotidianamente. Il suo nuovo mixtape si apre con questi versi. Esatto, nella vita fa il graphic designer. E da quando si è licenziato sta meglio. Ma lo chiederò a lui dopo.

“Questo non è un personaggio
ste parole sono vere
sono solo di passaggio quindi
penso a stare bene”

Negli ultimi anni ho letto tanti post su Instagram che si interrogavano sul senso dei mixtape moderni. Ovvero progetti ufficiali pubblicati sulle piattaforme ufficiali. Chiamali fessi, perché escludersi la possibilità di guadagnarci qualcosa? Se hai i soldi per pagarti un producer, mixare e masterizzare, che c’è di male a renderlo un prodotto ufficiale ma con un’attitudine diversa, più rivolta ai fan che a un pubblico allargato? A me continuano a piacere i mixtape di Gemitaiz o di Dani Faiv, per fare qualche esempio.
Però è anche bello ogni tanto fare un tuffo nel passato. Ricordare quella sensazione lì. Quelle canzoni registrate male, sporche, su basi scaricate. Ora c’è anche l’AI che ti toglie le voci dalle basi, quindi puoi prendere tutte quelle che vuoi. Ascoltare basi di pezzi stranieri in una nuova veste. Anche quelli di altri rapper italiani. In questo caso, la già citata Quadrato, prodotta da Big Joe.

“musica può servire a sentirmi un po’ un altro
ma spero che scrivendo mi sentapiù accettato”

Il bello di questo mixtape è che non ha la pretesa di essere cool. Non ha paura di sembrare sfigato, di non avere l’estetica canonica da rapper, anzi. Lamaconlospazio ha pubblicato il suo primo disco ufficiale a 28 anni, questo mixtape è stato scritto a cavallo del compimento dei trenta. E i temi sono quelli di un trentenne che conduce una vita semplice, in pace con se stesso. Un lavoro freelance, una fidanzata, tanti amici.
La voglia di fare soldi, quella c’è sempre, si sente. Ma non con il rap. Fare soldi per una vita più serena, con la possibilità di godersela.

“Lei mi parla tanto ma io sono sposato
ti rispondo solo con un preventivo firmato […]
uno per la droga, due per i soldi a nero
questa industria è veleno ma frate
io sono il siero
quattro per la calma, anche se sono svelto
sono come una lumaca che non rimane indietro”

Ogni ospite del mixtape è coerente con tutti gli altri. Entra nel viaggio di La Ma e lo arricchisce capendone l’esigenza. Rime sputate su beat principalmente boom bap. C’è un pezzo con Jo Kirk e Murphy della crew OBE, di Nocera. C’è Melpot, di La Spezia. C’è questo rapper dal nome assurdo, 1 44 9 8, con un flow che è palesemente ispirato al Fibra degli Uomini di Mare, ma attuale. Poi c’è Ciko dei Fuck Pop sul pezzo più pazzo del disco. C’è pure un brano rappato in napoletano, goliardico, con Tony Freddy. E infine un feat con tylerdurdan, un artista AI. Qualcuno l’aveva già fatto in Italia? Se sì, fatemelo sentire.

“Rapper fanno tutto figo, tranne le barre”
Murphy in Auto a due porte

“A volte ho nostalgia di posti che non ho mai visto”
– Tobi
in Paranoia

Torn ra Milan cu l’ansia e a depression
tu me ric “vien ccà”, ma accir’t, coglione!
tutta sta fatica per portare il pane a casa
pensiero suicida preferisco stare a Barra
o in qualsiasi posto, frate te lo giuro, tutto meglio di Milano
Tony Freddy in 20 kg

Io e Giovanni insieme organizziamo un festival di musica indipendente. L’abbiamo chiamato Nziem. Fa ridere che era nato come un’occasione per far suonare dal vivo per la prima volta Lamaconlospazio, nel 2023. Quest’anno ci sarà la terza edizione.
L’obiettivo è di creare una scena musicale nel Vesuviano, quella terra di mezzo tra Napoli sud e Salerno. E in CVTCCV questo legame si sente.

“San Giuseppe, Casilli, Terzigno
Faccio il giro del mondo in due fermate di Circum […]
il sangue che ribolle caldo dentro al mio corpo
ma come il mio Vulcano me ne resto a riposo”

Scendo dalla macchina, il disco l’ho risentito più volte, quello che volevo dire l’ho detto. Ora lascio parlare lui.

Bro, come stai? Per iniziare alla Tintoria.

Sto generalmente bene, super gasato per il mixtape, pronto per i live.

Chi è Lamaconlospazio? Cioè tipo una bio, che qua non ti conoscono.

lamaconlospazio è un rapper nato dalla lava del vesuvio in un un giorno di luna
piena, scherzo. Scrivo da quando ho 12 anni ma solo negli ultimi anni ho iniziato a
pubblicare i miei pezzi, principalmente scrivo dei cazzi miei

Ci vuole il tempo che ci vuole… cosa ci vuole raccontare? A chi si rivolge?

Prendere la vita con lentezza è sempre stato un mantra nella mia narrativa musicale, il mixtape si rivolge a chi come me non riesce ad apprezzare i piccoli traguardi in una società che va troppo veloce. Rappo per le persone normali, quelle che odiano il capo a lavoro, che vanno all’università, o che sono costretti a fare un lavoro che non amano.
Le persone nel mezzo devono sempre andare di fretta.

Veniamo alla scelta delle basi. Come ti sei mosso? In base a cosa hai selezionato?

Alcune basi sono state selezionate a seconda del feat, nel caso di RUN! e Cinque stelle ho preso delle basi che andassero bene con il mood di Ciko e di 1 44 9 8.
Alcune semplicemente mi gasano, come quella di Jack the Smoker usata in viale Jenner.

C’è spazio per un solo pezzo d’amore. Per te è difficile scriverne?

È qualche anno che vivo l’amore in una maniera molto felice, e personalmente tendo a scrivere di più se le relazioni vanno male. Onestamente è difficile per me scrivere un pezzo che non sia smielato ora come ora. E per smielato intendo tipo lettera d’amore scritta alle scuole elementari. infatti se ci pensi Se perdessi te è un pezzo d’amore felice ma scritto in chiave triste.

Tu sei anche un graphic designer. Spiegaci la copertina.

Volevo creare una metafora che rispecchiasse il titolo dell’album. Nella copertina ci sono io in un angolo ben ordinato e curato, messo in un posto completamente distrutto. Questo rappresenta io che col tempo costruisco qualcosa, andando con calma e facendo i passi giusti.
Metaforicamente, prendendo i miei tempi, sto costruendo qualcosa di bello in questo casino.

Prossimo progetto?

Ae ma che ne so mo dai, che ansia. Peró ti dico, vorrei che CVTCCV diventasse una saga, un mixtape che esce tra un ep ufficiale e l’altro… vedremo

Una frase sola per farti conoscere da chi non ti conosce.

“Non servono risposte, solo domande buone.”

E allora cercherò nuove domande nel mixtape. Grazie bro.

Andrea Bastia
Andrea Bastia
Appassionato di cultura hip hop da ormai troppi anni e writer fallito, dopo qualche esperienza in proprio sul web approda definitivamente su Hano. Si occupa della rubrica dedicata agli artisti emergenti e a quella sui Graffiti.

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