Cos’è la Purple Drank? E perché ne sentite parlare?
Se magari siete titolari o lavorate in una farmacia, vi sarete sicuramente accorti dell’incredibile aumento di vendite degli sciroppi per la tosse a base di codeina.
Certo, siamo nella stagione dei primi malanni, ma no, non spaventatevi, non si sta diffondendo un’epidemia di bronchite.
Il motivo di tanta agitazione dietro i banchi delle farmacie di mezza Italia e non solo è la Purple Drank (o drunk come hanno scritto alcune testate e come nell’immagine di copertina) una droga che spopola soprattutto oltre oceano ma che anche nel nostro bel paese ha un suo seguito importante.
Recentemente potreste aver sentito parlare di questo nuovo sballo per due motivi: il primo è che questa “bevanda” si è legata in modo quasi indissolubile alla musica trap, il secondo è che la svizzera si è accorta che qualcosa con questi cocktail viola non andava.
Partiamo dal principio
L’uso della sostanza nota come Purple Drank, syrup, lean o anche sizzurp nacque nei lontani anni sessanta negli stati americani più a sud, soprattutto legandosi alla musica blues.
Al tempo il mix consisteva nell’allungare lo sciroppo per la tosse con delle bevande alcoliche come birra o vino.
Con il passare degli anni l’alcool si è trasformato in succo di limone, poi soda e oggi sprite, passando per i vari genere musicali per approdare più o meno stabilmente nell’ambiente della musica Rap.
Qui pare abbia influenzato, con il suo effetto, diversi uomini del genere piuttosto conosciuti, come ad esempio Dj Screw che di overdose da codeina è, poi, morto.
Nel 2004 uno studio della DEA aveva fatto emergere che l’8% degli studenti del Texas ne faceva uso.
Recentemente questo tipo di droga è tornato alla ribalta grazie alla pubblicità più o meno negativa che ha ricevuto quando il noto sito di gossip TMZ ha rivelato che Justin Bibier ne farebbe uso con i suoi amici.
Altri rapper hanno fatto “coming out”, come ad esempio Soulja Boy che ha postato su instagram diverse foto con dello sciroppo alla codeina commentando con “scorte a vita”, o anche Lil Wayne che pare sia stato ricoverato proprio per un uso eccessivo della bevanda.
L’aumento di popolarità della sizzurp l’ha fatta approdare anche in Italia più o meno coincidendo con l’avvento della nuova scena trap.
Nuovi rapper come Sfera Ebbasta ne fanno indiscriminatamente uso senza tenere la cosa nemmeno troppo “nascosta”; ma addirittura dedicandoci canzoni che ottengono anche un discreto successo come Blunt & Sprite.
Se ci pensiamo bene tutto l’immaginario legato al disco XDVR si proietta sui colori del verde e del viola e si ricollega in maniera quasi ridondante a questi bicchieroni pieni di syrup.
Ma cos’è questa syrup?
La Purple Drank è, per l’appunto, un mix di sciroppo per la tosse e sprite.
Per essere preciso lo sciroppo per la tosse deve essere necessariamente a base di codeina, ma non necessariamente aromatizzato alla fragola e quindi viola.
Quest’ultimo tipo di sciroppo, in realtà, in Italia è acquistabile solo dietro ricetta medica per cui, come scrive il quotidiano Il Giorno, molti adolescenti e non partono con delle macchinate dalla Lombardia per arrivare in Svizzera e comprare confezioni di Makatussin Comp.
Pare proprio che però questa cosa non sia passata inosservata oltralpe, anzi, recentemente le autorità hanno deciso di dire basta a questo “pellegrinaggio del Makatussin” come viene chiamato da La Repubblica, invitando i farmacisti a non venderlo a chi “sembri essere sospetto”.
Certo non una grande contromisura, ma sicuramente già qualcosa per impedire l’ulteriore diffondersi di una droga che è incredibilmente semplice da realizzare in casa.
Pare, tra l’altro, che le migrazioni si stiano spostando verso il confine Francese, in particolar modo a Mentone, dove il Makatussin è venduto senza ricetta.
Per scelta etica e per differenziarmi dai video tutorial di Andrea Diprè non ho intenzione di spiegarvi come prepararvi questo cocktail, ma vi basti sapere che con una semplice bottiglietta di sciroppo si possono preparare 5 o 6 bevute per se o per gli amici.
Gli effetti sono legati soprattutto al fatto che la codeina agisce da sedativo per la tosse, ma assunto in così grande quantità seda, oltre che i polmoni, il che è molto pericoloso, anche tutto il resto del vostro organismo comportando perdita di lucidità, voce roca, battito cardiaco rallentato e difficoltà motorie.
Il sito Noisey dice che se fate uso di marijuana gli effetti sono simili alla prima volta che si usa un vaporizzatore.
Vi ricordo, però, che la codeina è un oppiaceo, per cui droga pesante il cui abuso può avere conseguenze davvero spiacevoli e portare alla morte.