Dj Gruff spiega un po’ di cose su “Numero zero“. “Ho chiesto più volte di non essere messo lì in mezzo, un altro po’ e me lo intitolano al culo.”
Non solo “Numero Zero“, Gruffetti spiega anche perché i Sanguemisto non hanno fatto un secondo album.
Buona lettura
“considerazioni sul documentario di fantasia a cartoni
numero zero
ho chiesto più volte di non essere messo lì in mezzo
un altro po’ e me lo intitolano al culo.
lo scrittore regista non sa fare il rap
quindi poraccio che cazzo ne può capire…
dice che per legge può mettermi dove non voglio stare
io dico che per educazione non si fa
dal momento che ho fatto sapere più volte di non volere essere messo in quella schifezza….
in effetti il pollo me lo ha chiesto insistentemente più di 10 volte e io per più di 10 ho detto no.
comunque sia
documentario o non documentario
come ti ho scritto in privato
sei un imbecille
il mio rispetto va a tutti i presenti nel documentario fantasioso di merda ma non allo scrondo e al regista.
ogni rimatore ha la sua storia e il suo rimare ha contribuito senza dubbio a fare diventare la musica rap la più seguita del momento in italia
tutto grasso che cola dirai…
ma il cioccio si accolla sul ciccio
per ironia della sorte.
il magasin della merda col nome a l
ha chiuso perché sono stati immensamente coglionati dagli addetti ai lavori
per via di certi meccanismi
all’epoca poco chiari
ora evidentissimi
nella loro cacatissima versione 2.0
come per esempio questo documentario fantasioso di merda
mica che era finito il rap…
il rap serio in vero è cominciato quando ha chiuso quel giornaletto bifolco
per il resto a parte che il rap in italiano lo faccio da prima di tutti loro e che neffa sta incarognito con me perché lo sminchio a fare il rap
… scherzo…ovviamente è verissimo
ma scherzo.
per la precisione i sangue misto non hanno fatto il secondo album
perché per colpa della mia stupida gentilezza del tempo mi sono ritrovato nello stesso momento 20 ospiti di troppo
tutti molto gentili…nulla da dire…
ma si è creata una confusione in uno schifo tale…da riuscire a farci prendere seriamente male
per cose stupidissime.
col senno di poi posso dire con matematica certezza che fu un tentativo macabro ben riuscito di farci passare la voglia di fare sxm 2
pazienza
tanto chi di dovere non ha ancora superato il primo.
e che
stop al panico è la più grande minchiata fotocopiata malissimo di tutti i tempi
e il dj produttore aveva sul mixer la sicurezza di un malgioglio in giamaica in una combo con sizzla e i t.o.k.
sto picio!
per i sottofondi di fattanza blu
se non ricordo male sono stati usati tre microfoni svalvolati costosissimi del mitico lucio
per registrare gli svariati appizzi seguiti da gremate ciccionissime brescianate abbondando
3 o 4 tracce sperimentali ultraprofessionali
abbiamo mandato in panico lo studio
ed è stato meraviglioso
sorbirmi le pare di tutti quelli che non erano
noi.
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siete sempre di più a dire che l’hiphop è un insieme di 4 arti
che viaggiano unite
forse non avete ancora provato a collegarle assieme per quello che sono
senza l’assistenzialismo di rincoglioniti incompetenti politicanti accomodati e registi dilettanti apprendisti poco informati sui fatti.
l’hiphop è di chi lo fa
e chi lo fa lo fa perché gli serve
è una questione di stile
hiphop stile
non il punk intellettuale infighettato rock
un documentario sul rap dei primi anni 90 senza carry d
è come un bosco senza alberi
come un culo senz’ano
come un toprock senza stile
concludo con una poesia del mio primo ed unico vero allievo nel rap
quello che mi ha dato più soddisfazioni di tutti
quello che pure lui ha iniziato prima di tutti voi
caso mai ti credi!
“sono solo solo come il sole
come la mole
circondata da case chiese scuole e palazzi come i peli e le palle che ornamentano i cazzi”
(pinzu aka arco la d)
potrete trovare i commenti di gin e gian con fulvio t dj praudoprudo e tutta la ballotta nella seconda puntata di:
i poketto polli
gia-ne!