“L’oro di Klimt” è il primo album ufficiale della rapper milanese Sista Ira, già nota nell’ambiente underground meneghino non solo per il suo rap ma anche per l’impegno nel sociale.
Il valore di Sista Ira è riconosciuto in modo assoluto dal fatto che a produrre interamente il suo album ci ha pensato FatFat Corfunk, rapper e producer attivo sulla scena ormai da tantissimi anni e apprezzato dagli amanti della cultura hip hop per la sua conoscenza approfondita e passione innata mostrata verso le 4 discipline.
Per questo progetto FatFat ha fatto un lavoro davvero encomiabile, è riuscito a creare per Sista Ira un sound dal sapore decisamente “classic hip hop” ma sapendo distinguersi dal resto delle produzioni che siamo soliti ascoltare negli album rap.
Ascoltando l’album si ha l’impressione di fare un tuffo nel passato, non perchè suoni vecchio, ma piuttosto per il fatto che Sista Ira con i suoi testi conscious e sempre diretti a voler comunicare qualcosa di profondo, va a creare l’atmosfera vissuta nella cosidetta golden age del rap italiano, quella in cui si spingevano i veri valori della cultura hip hop. Non a caso già nel suo street name troviamo la parola sista, una sorta di marchio di riconoscimento per far intendere subito qual’è il mondo da cui viene, in cui è cresciuta.
Anticipata dai due singoli “L’oro di Klimt” e “Ghost Dog & Perline”, l’album è disponibile da ieri su tutte le piattaforme e all’interno ci sono anche le collaborazioni di Noà, 3DC e una strofa di FatFat Corfunk che partecipa quindi anche come mc.