Testi CanzoniGemitaiz - Stare male (Testo)

Gemitaiz – Stare male (Testo)

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Quello che faccio oggi è:

E’ stare male, casa mia adesso è un ospedale,
un posto dove nessuno ci vuole stare,
mi dicono “Davide, dai andiamo fuori a mangiare”,
ma non mi va, non ho fame, da due settimane,
mi rovino tutto, perdo il gioco come un concorrente,
perché quello che provo, chi mi sta intorno non lo sente,
stare da solo è l’anestetico più potente,
ogni amico mio mi chiede “E io non conto niente?”,
conti più di tutto frate, sono io che sto distrutto,
e che penso che vivere sia un insulto,

perché è brutto vivere in balia del cuore, meglio il signore,
almeno non lo sai che non esiste, se c’è non ti vuole,
è peggio di un lutto quando arrivo a letto,
se so che c’è chi mi lascia perché vuole, non perché è costretto,
io non so’ perfetto, ma ho sperato,
Van Gogh le donò l’orecchio, io pure quello che c’è attaccato,
stupido, un’altra volta sei rimasto l’unico con gli attacchi d’ansia e il pubblico,
per questo mi stendo sul letto e decuplico il numero delle canne fino ad avere le piaghe da decupito,
un antidoto lo vorrei subito, ma se servisse a cancellarla non lo prenderei, in testa ho sempre lei,
sono i ricordi più belli della mia vita, quale cancellarli, voglio il dvd blu ray in replay,
anche se so che mi fa piangere, e camminare per le stanze,
tutto fatto di sostanze strane,
mi fa aprire il frigo anche se non ho fame, (cazzo)
cuore infame, ti strapperei dal petto per trafiggerti con le lame,
pensa a quanto l’amore è merda, l’ho scritto e sto cosi’,
pensa che cosa tremenda, l’amore è leggenda,
capogiri, tachicardia, visioni, in pratica è come avere la sindrome di Stendhal.
Fumo un po’, sposto via la tenda,
cielo grigio piombo, io lascio che mi prenda,
sogno l’assenza, di ogni tipo di esistenza,
da parte mia, su questa terra perversa,
e credi a me, non posso opporre resistenza,
dalla terza che sento che la mia vita, sarebbe stata diversa,
pensavo in meglio e invece in peggio, ma a chi interessa? (Ma a chi interessa?)
Interessa a me, che metto la musica per dormire,
come un bambino con la luce, e fumo mille cane,
bevo birre tra le vie e dicono “carpe diem”,
esco, mi sfascio, tanto che non torno con le gambe mie,
la vita rimane la stessa, io so che non posso rimanere in questa,
che ogni giorno sto peggio, ma a chi interessa? (Ma a chi interessa?)

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