E’ uscito oggi il nuovo album di Tusco e Dj Ghost, due artisti provenienti da Pavia che collaborano da diversi anni (fanno anche parte della stessa crew, Pavia Male) ma “Some Steal Some Kill” è il primo progetto corposo pubblicato insieme. Gli abbiamo fatto qualche domanda a proposito.
“Some steal some kill” è il primo singolo che avete estratto dall’album e a mio avviso anche il pezzo più significativo visto che porta con sè un importante messaggio. Parlateci di come è nato questo pezzo e cosa volete comunicare con questo testo.
Il pezzo è nato in realtà come ultimo, avevamo già capito di avere tra le mani un disco e attraverso le diverse esibizioni che stavamo facendo abbiamo capito che volevamo nell’album una traccia con un bpm più veloce che portasse una botta di energia, anche appunto in previsione di nuovi live, così è nata quest’idea dove il testo racchiude i significati e i concetti che abbiamo trattato in quest’album. È il riassunto di una società violenta e individualista dove spesso ci distruggiamo a vicenda per motivi futili.
“Arriviamo in tutta Italia da una via di Pavia” è una frase estratta proprio da “Some steal some kill”. Parlateci della realtà di questa piccola città, dell’ambiente hip hop che anche voi stessi avete contribuito a costruire e come siete arrivati a un pubblico più ampio.
Nelle nostre canzoni mettiamo spesso citazioni alla nostra città , siamo cresciuti qui ed alcuni spot ed episodi sono ancora frutto di ispirazione per la nostra musica. E’ una realtà di provincia dove non è sempre facile mantenere una scena attiva, ma nel tempo ci sono stati tanti episodi e persone importanti come Dj Lawrence , la Style Shot Crew, i ragazzi di Graffiti Shop , il locale Spazio Musica dove per anni si sono esibiti alcuni degli artisti più importanti della scena, ed ovviamente noi che abbiamo contribuito nel tempo a mantenere una massive viva attraverso eventi o laboratori . Ci sono anche tanti ragazzi più giovani di noi a fare musica e questo è un buon auspicio.
Ghost: da qualche anno fai parte della storica crew Alien Army, un riconoscimento davvero importante per un dj. Com’è fare parte di questo collettivo e lavorare con questi professionisti?
E’ un motivo di orgoglio per me, ed avere la possibilità di esibirsi insieme portando degli showcase di scratch è il massimo. Lavorare con la crew tiene alto il livello e da molta motivazione , non smetto mai di imparare da artisti come loro.
Vi conoscete da tanto tempo ma credo che questo sia il primo progetto realizzato interamente insieme, come vi siete trovati a lavorare fianco a fianco?
È stato tutto molto naturale in quanto appunto ci conosciamo da tanti anni , attraverso tutto il lavoro fatto insieme siamo cresciuti anche per quanto riguarda i live.
Parlateci dei featuring che avete realizzato in questo album, come sono nati e avreste voluto coinvolgere qualcun’altro?
Avevamo questo beat che volevamo usare con un campione reggae, quindi abbiamo pensato di chiedere ad Ares Adami e Bighouse che hanno questo sound nel loro background, cosi siamo saliti in studio da Bighouse a Trento per lavorare insieme alla traccia , il risultato è stato un interplay di rap tra Ares e Tusco con la strumentale che è stata arricchita dal tocco di Bighouse, rendendola definitivamente Reggae Muffin.
Per quanto riguarda “All Day” , durante il tour con Ready Rock Dee (NY) e Don Enzo (Toronto), in un momento di stop tra due date abbiamo fatto una session in studio dove abbiamo registrato insieme su questo beat di Ghost. Cè stata una bella alchimia anche perché non era la prima collaborazione insieme, avendo tra l’altro sviluppato un bel rapporto di amicizia e di lavoro durante le date del tour.
Lord Madness è un rapper che siamo fieri di avere nel disco, con il quale stavamo aspettando l’occasione giusta per collaborare .
Per il resto le tracce sono nate da una spontanea volontà di fare la nostra musica quindi in diversi casi non abbiamo sentito la necessità di trovare un feat
Come nasce un vostro pezzo? Partite dalla base, dal testo, vi ispirate a vicenda magari proponendovi idee l’un l’altro?
Non c’è una regola , a volte Tusco adatta versi già scritti su beat che ascoltiamo insieme in studio, altre volte partendo dalla musica scriviamo testi ad hoc, in alcune occasioni a 4 mani.
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Tusco, parlaci in particolare della collaborazione con Ready Rock Dee e del tour in cui l’hai seguito in tutta
Europa e anche negli States. Come è stata questa esperienza?
Con ready Rock Dee è nata una collaborazione internazionale, un esperienza fantastica poter viaggiare ed aprire i suoi concerti, sia in Europa che a New York, mi ha permesso di crescere sia personalmente che musicalmente
confrontandomi con realtà molto diverse dalla nostra.
Ghost hai mai pensato di fare un album tutto tuo, solo di scratch come fece ad esempio il tuo compagno di crew Dj Bront nel 2021?
Certo, magari anche solo di produzioni, sicuramente voglio pubblicare musica , non è da molto tempo che produco mi sono sempre dedicato solo al turntablism per tanti anni, ma arriverà qualcosa sicuramente.
Ultimamente pare che il rap chiamiamolo “classico” stia avendo molto riscontro anche tra i più giovani dopo un periodo di stra-potere della trap. Come vedete questa situazione, soprattutto in un ottica futura?
La musica vive di tendenze, in questo momento sta tornando in voga il boom bap e per i ragazzi giovani ha sicuramente un fascino che può essere il vintage o per esempio avere un oggetto fisico tipo vinile e non solo un link per ascoltare la musica. L’Hip Hop classico è pieno di dischi, sample e testi senza tempo che lo terranno sempre vivo nel tempo.
Ghost, ti sei approciato alla produzione di brani dopo anni di studio e “gavetta” nel campo del djing. Quando ti sei sentito pronto per iniziare a produrre e perchè?
Ho iniziato nel periodo del covid, principalmente perché avevo più tempo a disposizione, mentre prima dedicavo le
ore non di lavoro della mia vita all’allenamento sui giradischi. Mi piace esprimermi con gli scratch ma la produzione dà un modo diverso di farlo , in qualche modo lo vedo più introspettivo rispetto al Djing dove prevale la voglia di devastare e di far divertire.
Cosa avete in programma per promuovere “Some steal some kill”, quali sono i progetti dei prossimi mesi?
Stiamo già preparando il nostro showcase con le tracce del nuovo album, le prime date saranno a Novembre il 16 a
Locarno (Monobar) e il 23 a Salice Terme (Irish Pub). Stiamo lavorando con professionisti per ufficio stampa ed
etichetta che ci aiutano a promuovere al meglio il nostro disco. Rimanete connessi sulle nostre pagine social per
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